Il bambino è il maestro





Il bambino è il maestro

Maria Montessori ispiratrice anche del movimento Senza Zaino


Sono rimasto colpito dalla visione del film diretto da Alexandre Mourot che descrive in modo efficace e coinvolgente la vita di una scuola montessoriana francese di oggi.  Mi ha fatto risalire alle sollecitazioni che ebbi quando, ormai diversi anni fa, visitai con gruppi di insegnanti quelle scuole che si ispirano a alla grande pedagogista italiana.  Il docufilm mostra bambini autonomi alle prese con i vari materiali di sviluppo.  Sono attenti, ben focalizzati sul loro lavoro, attratti da compiti sfidanti.  Travasare l’acqua da un contenitore ad un altro, impilare i cubi in modo da fare una torre, riporre e avvolgere meticolosamente un tappeto usato, suonare campanelle riproducendo il gesto del maestro, lavorare con pedine per imparare le divisioni: tutte azioni compiute nella massima concentrazione.  Un bene, questo della concentrazione, che nelle scuole purtroppo scarseggia ma fondamentale per lo studio e la crescita.

L’ ambiente è dotato dei famosi materiali di sviluppo che attivano la conoscenza, estaticamente belli, forniti del controllo dell’errore. Dappertutto regna l’ordine e l’organizzazione.  Le azioni del maestro sono esemplari: aiuta e ascolta, corregge ma non giudica, prepara per tempo e con accuratezza l’ambiente di apprendimento, dimostra l’attività senza spiegarla, affianca e incoraggia, si mette da parte osservando e documentando l’attività dei bambini che lavorano in piena autonomia.  Non c’è chiasso, si parla sottovoce, si fa silenzio. Un clima di laboriosità, armonia e di pace aleggia nell'aria di quell'aula sobria e colorata. È indiscutibilmente una fonte di ispirazione che noi, del movimento Senza Zaino, dobbiamo recuperare.






Dal sito dell’Opera Montessori

Alexandre, regista e giovane padre, si stupisce osservando il modo in cui la sua piccola fa esperienza del mondo. Si interroga su quale sia il miglior metodo educativo da offrirle. Decide così di recarsi alla più antica scuola Montessori di Francia e di riprendere in tempo reale una classe di bambini dai 3 ai 6 anni. In una stanza accogliente, con fiori, frutti e tanti materiali a disposizione, Alexandre incontra bambini liberi di muoversi e di scegliere le proprie attività. Il maestro è molto discreto. Nel corso di un anno di riprese il regista offre la testimonianza di questa pedagogia di autonomia e di autostima che Maria Montessori ha individuato, dalla prima metà del XX secolo, come la promessa di una nuova società di pace e libertà.

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