lettera didattico – pedagogica n. 2

Novembre 2011

Istituto Comprensivo Lucca 5 – Senza Zaino /A.D.A.M.



La comunicazione visuale


di Anita Scipioni

Gli “oggetti” della comunicazione visuale sono i segnali con cui gli individui e le istituzioni (in questo caso la scuola) si scambiano informazioni su di sé, sulle proprie identità, sui propri vissuti, sui propri obiettivi e sulla propria cultura.

Occorre allora riflettere sul rapporto tra lo sguardo e la visione, sulla possibilità di risalire da ciò che esponiamo alla vista a ciò che trasmettiamo, sulle incongruenze che spesso sveliamo attraverso segnali inadeguati e incoerenti fra ciò che vorremmo essere e ciò che finiamo con l’apparire.

Appare chiaro che in quest’ottica molto rientra nella comunicazione visuale, ben oltre ciò che in essa tradizionalmente viene riconosciuto: i pannelli, i segnali, gli espositori, le etichettature, gli indicatori realizzati in molteplici forme e a partire da diversi materiali. Su questi ci soffermeremo e rifletteremo, esaminando le caratteristiche, le funzioni e la collocazione che dovrebbero avere. Di questi sarebbe opportuno stilare un elenco; potremo realizzarne molti nei laboratori che prenderanno il via, in cui saranno forniti materiali e progetti per la loro realizzazione. Questa fase però deve essere preceduta dalla riflessione su tutto ciò che rientra nell’immagine che offriamo alla vista, nella comunicazione visuale in senso lato.

Dobbiamo tener presente che sono comunicazione visuale l’ordine e la pulizia degli ambienti, il modo di muoversi e parlare negli spazi, gli oggetti e la loro disposizione, gli arredi e il loro stato di conservazione .... I colori devono essere armoniosi e l’allestimento dei diversi spazi, interni ed esterni all’edificio, deve essere adeguato e funzionale all’uso, esteticamente valido, accogliente per i bambini.

La manutenzione nel tempo di tutto ciò deve essere cura costante di bambini e insegnanti, dei collaboratori scolastici e di coloro che sono disponibili, genitori in prima linea.

Detto questo, per organizzare bene la comunicazione visuale occorre riflettere attentamente sugli elementi più specifici che la compongono.

I pannelli (cartelloni).

Possiamo avere pannelli didattici che presentano attività in corso, schemi riassuntivi, mappe concettuali, progetti (mappe generatrici.)Possono essere realizzati insieme agli alunni (conseguendo così precisi obiettivi di competenza) e divenire guida nelle diverse fasi delle attività in corso, strumento per lo studio o per lo svolgimento di esercizi . Invece i pannelli espressivi raccolgono gli elaborati pittorici e non degli alunni, fotografie, immagini ...

Sui Pannelli comunicativi, organizzativi vi si trovano informazioni relative all’organizzazione della scuola o della classe, ad eventi eccezionali (feste, recite, celebrazioni) e di routine ...

Ognuno di questi gruppi di pannelli deve avere caratteristiche proprie ed omogenee, nonché congruenti con la funzione che svolgono; una collocazione altrettanto adeguata alla funzione (possono essere presenti sia nelle aule e nei locali comuni); devono essere ordinati e chiari e si deve prevedere una loro sostituzione nel momento in cui decade la loro funzione.

I segnali

Sono presenti negli spazi comuni e nelle aule. Nelle aule Identificano lo spazio: angoli, angolo di servizio, laboratori, biblioteca ecc. , ma anche gli oggetti o le attività che in un certo angolo vengono svolti. Un angolo in cui gli oggetti divengono segnali e individuano le attività in corso è per esempio il making learning visible un tavolo o un espositore in cui trovano spazio gli oggetti o le esperienze da cui molte attività prendono il via.

Negli spazi comuni ci saranno segnali con cui si identificano i locali e la loro destinazione, gli angoli di gioco, di studio, di lavoro, di incontro. Devono recare indicazioni anche sull’uso corretto di tali angoli, su eventuali limiti, su turnazioni e avvicendamenti nella fruizione.

Anche all’esterno, in giardino, è possibile collocare segnali, ovviamente realizzati in materiali che non si deteriorino

Etichette

Le etichette contrassegnano scatole e raccoglitori da archivio, in modo che materiali e documenti siano facilmente individuati e usati per il lavoro di studio, di ricerca, per il gioco.

Materiali e forme

Per realizzare pannelli e segnali etichette possiamo utilizzare vari materiali e diverse forme. Fra i materiali possiamo scegliere carta, legno, polionda, cartone, moquette (per il velcro), sughero, polistirolo. E’ bene che i pannelli abbiano cornici o passepartout.

La forma può essere quadrata o rettangolare Possono assumere l’aspetto, oltre che di pannelli, di segnali, di simboli, di totem, di espositori, di oggetti ... Importante è curare l’omogeneità dei mezzi comunicativi scelti, la chiarezza e l’efficacia, l’ordine ecc.

Il primo passo è comunque quello di individuare, scuola per scuola, le carenze e i bisogni, farsi un’idea di come si potrebbe fare, organizzare poi la realizzazione. Qunado è possibile è bene prima di tutto coinvolgere gli alunni. Ma poi anche il contributo dei genitori sarà molto utile

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